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martedì 26 febbraio 2013

Cose che non cambiano..


Mio fratello Willy è andato a Cipro con il progetto Comenius e va a scuola con il ragazzino della famiglia che lo ospita. 
- Hai sentito Willy?
- Sì, sì.. oggi mi ha chiamata a casa, ha detto che le persone che lo ospitano sono davvero gentili..
- Eh, a me non mi ha chiamato, mi ha mandato solo un messaggio. Quello se chiama a te poi non chiama a me! Mica deve chiamare a te!
- Ma.. penso si faccia sentire un po' da tutti.. mi avrà chiamato perché ieri sera non l'ho sentito...
- No, lui ti chiama perché tu generi il senso di colpa, lui trema quando ti deve sentire.

A 25 anni ho imparato a glissare.
A 22 anni ho capito che non sarei mai riuscita a cambiarla.
Prima o poi riuscirò a non sentirmi ferita dalle sue parole e dai suoi gesti.. non oggi, prima o poi. Oggi penso che sono andata via da Napoli un anno e mezzo fa e i miei fratelli mi mancano in un modo che non è possibile descrivere.

giovedì 21 febbraio 2013

On the bedside table..

Da qualche tempo non vi sto più deliziando con le mie letture.. ho deciso, quindi, di riprendere a scrivere in merito agli ospiti del mio comodino. Queste sono le letture dell'ultimo periodo:

 

J. K. Rowling - The Casual Vacancy 
La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore della cittadina di Pagford e (soprattutto) dei suoi abitanti. La lotta per il suo posto all’interno dell’amministrazione locale rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l’unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo.
Mi sono avvicinata con circospezione a questo libro, ne parlavo già QUI qualche mese fa, prima di leggerlo. J. K. Rowling è riuscita a mettere in un libro "per adulti" la stessa passione e gli stessi buoni sentimenti presenti in Harry Potter, così che anche chiudendo questo libro si pensi che l'amore vince su tutto.


Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere
Erano anni che volevo leggere questo libro ma, pur possedendolo, procrastinavo sempre. Ho approfittato del viaggio a Porto e Santiago per metterlo in borsa e leggerlo in aereo.. e mi è piaciuto davvero tanto. Tomáš, Tereza, Sabina e Franz sullo sfondo di una bellissima Praga (nella top5 nella mia wishlist delle città da vedere prossimamente) sono riusciti a farmi sentire parte delle loro storie come non mi succedeva da tempo.
Lo consiglio assolutamente! 

Clara Sánchez - La voce invisibile del vento
Di questa autrice avevo già letto Il profumo delle foglie di limone, di cui magari parlerò in seguito. Mi è piaciuta tanto l'idea di far vivere a una persona in stato di coma un sogno su una vita parallela. La protagonista non è consapevole di aver fatto un incidente stradale e passa le sue giornate a tentare di ritrovare il marito e il figlio in questa strana realtà fatta di presenze misteriose e segni. Peccato davvero per l'ultima manciata di capitoli, che non voglio spoilerarvi, ma che mi hanno un po' delusa.

Paul Watzlawick - Di bene in peggio
Nelle ottantatrè pagine di pensieri, Watzlawick affronta gli eccessi psicologici e comportamentali dell’uomo nella ricerca frenetica della felicità. Divertentissimo il capitolo "So benissimo cosa pensi" riguardante gli errori di comunicazione che possono avvenire soprattutto tra persone che si conoscono da molto tempo, e che quindi presumono erroneamente di conoscere perfettamente l'altro. Concludo con un passo che avevo sottolineato durante la lettura:


Christopher Paolini - Eragon
Questo libro in realtà ha due particolarità: è una rilettura ed è letto in due. Io e Gatto abbiamo sviluppato questa simpatica abitudine.. abbiamo un libro sul comodino che interessa a entrambi e lo leggiamo insieme, a voce alta a turno. Lo abbiamo già fatto con gli ultimi due volumi di Stieg Larsson (io avevo già letto il primo, quindi Gatto se lo è letto per conto suo), anche se credo sia più semplice con libri più piccini. Abbiamo ripreso Eragon, che già avevamo letto entrambi, perché il 4° (e spero ultimo) libro della saga è uscito l'anno scorso e avevamo bisogno di una rinfrescata. Christopher Paolini, infatti si è preso il suo tempo per scrivere.. il primo volume vedeva la luce nel 2002, il secondo nel 2005. Io non ho letto il terzo, e ora che abbiamo comprato il quarto.. beh... non ricordavamo benissimo gli eventi dei primi volumi! Abbiamo deciso, allora, di rileggerli assieme.
È un tipico romanzo fantasy.. draghi, cavalieri, elfi, nani, un re malvagio da combattere e un protagonista che, come nei migliori romanzi di formazione, si vede maturare da ragazzetto naïve e inesperto a cavaliere.


A presto con le mie prossime letture ;)


venerdì 15 febbraio 2013

Be my valentine

Arriva il giorno in cui realizzi che la persona che hai accanto ti conosce, e vuole vederti contenta. Ieri sera, quando siamo scesi dalla metro alla fermata "Lima" ho realizzato che Gatto mi stava portando all'Elfo Puccini. Davanti al teatro ho scoperto cosa stavamo per vedere..

mercoledì 13 febbraio 2013

Venezia

10 febbraio 2013


Il mio Gatto mi ha fatto un bel regalo: mi ha portata a Venezia per il carnevale! Siamo partiti con l'autobus alle 6.30 del mattino da piazza Castello a Milano e siamo arrivati verso le 10.30/11.00 a Venezia, nella zona di tronchetto. Da lì abbiamo raggiunto il centro (zona di piazza San Marco) con il battello. Se vi capita di visitare Venezia durante il carnevale, il mio consiglio è PERDETEVI! 


Noi abbiamo trascorso la giornata a passeggiare tra le calli e i ponti..

Abbiamo comprato due maschere da indossare (sulle bancarelle le trovate di tutte le forme e colori, dai 5 ai 30€)..


Abbiamo incontrato tantissima gente..  


..qualche "volto" noto...


...e tanti bambini *.*


Insomma, di questo viaggio più che scriverne ho deciso di mostrarvene alcune immagini, perché è così che noi l'abbiamo vissuto: una lunga sequenza di colori e forme!

giovedì 7 febbraio 2013

L'urlo

Ieri sera io e Gatto siamo andati a Colonne (approfondimenti per chi non conosce Milano QUI) per un aperitivo con C., una sua amica stilista che vive nella grande città da anni :)

Le tre linee metropolitane di Milano spesso si biforcano. Prendiamo come esempio la linea verde.. se devo andare al forum di Assago a vedere un concerto e mi trovo a Cadorna, dovrò prestare attenzione a quale treno prendere in direzione Assago/Abbiategrasso, perché i due capolinea sono divisi. Fino a Famagosta, quindi, i treni seguono lo stesso percorso, poi si alternano nelle due direzioni. Vi starete chiedendo il perché di questo pippone sulla metropolitana, ebbene vi assicuro che è importante per capire gli eventi che seguono.
Io e Gatto viviamo vicino a una fermata della metro (verde? rossa? gialla? non è importante) che si trova su una biforcazione. Quando ieri sera siamo scesi in metropolitana era in arrivo il treno per l'altro capolinea, ma visto che di sera i treni passano con minore frequenza, e noi viviamo a un paio di fermate dalla biforcazione, abbiamo deciso di prendere ugualmente quel treno, fermarci alla biforcazione e andare a piedi a casa. In questo modo ci siamo anche potuti fermare in libreria (feltrinelli? mondadori? di nuovo, non è importante.. comunque una di queste che la sera chiude molto tardi) a dare un'occhiata alle nuove uscite.. a cinque minuti da casa passiamo davanti alla nostra fermata della metro. 
Edvard Munch - Skrik
Vigili del fuoco, polizia, un'ambulanza. Sussurro a Gatto che deve essere successo qualcosa in metro, vedo anche un vigile del fuoco scenderne le scale. Gatto chiede a un poliziotto cosa sia successo, la risposta la colgo appena, "Si è suicidato uno in metro". Alla nostra fermata, con ogni probabilità sotto il treno che noi abbiamo deciso di non prendere. Ci ho pensato a lungo, anche una volta tornati a casa.. e nasce un sorriso amaro al pensiero che se una cosa del genere ha colpito tanto me, che non conosco nemmeno il nome, il sesso o l'età della persona che ha deciso di morire ieri sera, quanto avrà colpito le persone che lo/la conoscevano. Leggo stamattina la notizia, era un uomo ed è morto sul colpo. Un testimone è svenuto ed è stato ricoverato sotto shock. Quando penso ai suicidi di cui non conosco il nome li chiamo automaticamente Edvard, come Munch, perché mi si dipinge in mente l'Urlo. Potrei scrivere ore e ore immaginando tutti i possibili motivi che potrebbe avere qualcuno per uccidersi, i suoi non li conoscerò mai. Quando ero adolescente il pensiero mi ha attraversato la mente, ma non ho mai seriamente pensato si potesse concretizzare. Forse perché il pensiero del dolore che avrei dato alla mia famiglia era insostenibile, forse perché l'idea di qualcosa di talmente irreversibile mi spaventava, forse perché per quanto bui e tristi alcuni periodi mi sembrassero, la speranza di una soluzione non mi abbandonava mai. O forse per tutte queste ragioni insieme.

E se invece si fosse sentito male e fosse caduto? Il 10 febbraio si inaugura il primo tratto della quinta linea metropolitana di Milano, la linea lilla M5. Sarà la prima linea di Milano con un sistema di guida totalmente automatizzato e, cosa ancora più importante "Tutte le stazioni avranno le banchine completamente separate dai treni tramite porte di banchina, che si apriranno solo quando i treni saranno completamente fermi ed allineati. [...] Questo sistema, che verrà attuato anche nelle stazioni più affollate della linea rossa, ha i seguenti vantaggi principali: isolare termicamente le stazioni in cui è attivo l'impianto di aria condizionata, dalla galleria, cosa che non è possibile fare altrimenti; evitare che persone o cose cadano o si buttino sui binari, soprattutto negli orari di maggior affollamento..." (fonte: wikipedia)

Per lo meno si potranno evitare gli incidenti..



venerdì 1 febbraio 2013

Santiago de Compostela (spagna)


17-21 gennaio 2013!

Quattro ore di autobus da Porto a Santiago (il viaggio iniziava QUI), con sosta pipì a Vigo ^.^ Arriviamo a Santiago e.. piove! Casa di Tatto è molto grande, le sue coinquiline mi accolgono con allegria e dopo cena inauguriamo la mia breve permanenza andando a bere una caña (birra) al bar sotto casa (il Central Perk, come in Friends)
Confermo quanto diceva mio fratello: la birra la paghiamo 1€!

La cattedrale di Santiago de Compostela
Il giorno dopo piove ancora (e realizziamo che il tempo non cambierà, se non in peggio) e andiamo in giro per il centro ben incappucciati. La cattedrale sono riuscita a fotografarla riparandomi sotto un arco, è molto suggestiva e ho davvero sperato di poterla rivedere con il bel tempo. All'inteno gotico e barocco si incontrano all'altezza del preziosissimo altare, peccato non fosse appeso al suo posto il botafumeiro, uno dei simboli più importanti della cattedrale, l'incensiere più grande del mondo (alto 1,60 metri, pesante più di 50 chili).
Usciti dalla cattedrale decidiamo di mangiare in un locale nelle vicinanze.. ci dividiamo qualcosa di tipico: un bel piatto di jamon cerrano e queso (il notissimo prosciutto spagnolo con formaggio della casa) e un pulpo a la gallega o polbo á feira (polpo bollito condito con olio, peperoncino e sale grosso)
Pulpo a la gallega
Passeggiamo nelle strade del centro storico (Rúa do Franco e Rúa do Villar) dove si alternano i negozi di souvenir agli uffici del turismo e del pellegrino. Tatto mi ha spiegato che i pellegrini che decidono di intraprendere il famoso cammino ricevono un foglio da far timbrare lungo la via dai vari ostelli e luoghi di ristorazione, per ottenere, una volta arrivati a Santiago, un attestato presso l'ufficio del pellegrino. La pioggia (sempre più a secchiate) ci ha tenuto compagnia per tutta la mia permanenza (e anche dopo non si è fermata!), a esclusione di un paio d'ore sabato pomeriggio, che abbiamo sfruttato andando a rivedere la cattedrale e allungandoci fino al complesso formato dalla chiesa e convento di Santo Domingo de Bonaval, anche sede del Museo del Popolo Galiziano. La particolarità di questo complesso è la triplice scala a chiocciola che conduce ai vari piani.
Triplice scala a chiocciola del complesso di
Santo Domingo de Bonaval
Dopo una cioccolata calda con churros torniamo a casa per la festa di compleanno di una delle coinquiline di Tatto. La serata è stata molto divertente, ho parlato con molte ragazze spagnole e argentine, abbiamo mangiato/bevuto a casa e poi siamo andati a ballare al tarasca, un locale piccolo ma carino. Per un ultimo saluto siamo passati anche per l'ultramarinos, un'altro locale stracolmo di gente. Il giorno dopo è stato dedicato ai postumi ^.^ e all'organizzazione del mio ritorno a Porto (il mio aereo sarebbe partito da lì). Lunedì sono partita in auto (un'audi bellissima!!!) con una coppia portoghese.. mio fratello, infatti, ha scoperto un bel gruppo su facebook in cui si organizzano passaggi in auto tra Santiago e Porto tra studenti. Essenzialmente, chi ha la macchina scrive sul gruppo quando ha intenzione di partire da o per Porto e divide benziana e pedaggi con gli eventuali passeggeri. In questo modo mio fratello è riuscito ad andare a trovare Dolcina senza spendere sempre i 25€ di autobus, ma 12/15€, risparmiando anche tempo (in auto ci si impiegano due ore invece delle quattro necessarie all'autobus). La coppia con la quale ho diviso il viaggio non solo mi ha portata senza problemi in aereoporto (invece che in centro città), ma non hanno nemmeno voluto che li pagassi! La ragazza (mi pare si chiamasse Maria) infatti mi ha detto che, dato che ero una turista e non una studentessa, non volevano farmi pagare il passaggio!

In attesa del mio volo ho fatto un po' di shopping per Gatto, ora orgoglioso proprietario di tre bottiglie di porto ^.^

La cattedrale di Santiago de Compostela (con sole)