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venerdì 1 febbraio 2013

Santiago de Compostela (spagna)


17-21 gennaio 2013!

Quattro ore di autobus da Porto a Santiago (il viaggio iniziava QUI), con sosta pipì a Vigo ^.^ Arriviamo a Santiago e.. piove! Casa di Tatto è molto grande, le sue coinquiline mi accolgono con allegria e dopo cena inauguriamo la mia breve permanenza andando a bere una caña (birra) al bar sotto casa (il Central Perk, come in Friends)
Confermo quanto diceva mio fratello: la birra la paghiamo 1€!

La cattedrale di Santiago de Compostela
Il giorno dopo piove ancora (e realizziamo che il tempo non cambierà, se non in peggio) e andiamo in giro per il centro ben incappucciati. La cattedrale sono riuscita a fotografarla riparandomi sotto un arco, è molto suggestiva e ho davvero sperato di poterla rivedere con il bel tempo. All'inteno gotico e barocco si incontrano all'altezza del preziosissimo altare, peccato non fosse appeso al suo posto il botafumeiro, uno dei simboli più importanti della cattedrale, l'incensiere più grande del mondo (alto 1,60 metri, pesante più di 50 chili).
Usciti dalla cattedrale decidiamo di mangiare in un locale nelle vicinanze.. ci dividiamo qualcosa di tipico: un bel piatto di jamon cerrano e queso (il notissimo prosciutto spagnolo con formaggio della casa) e un pulpo a la gallega o polbo á feira (polpo bollito condito con olio, peperoncino e sale grosso)
Pulpo a la gallega
Passeggiamo nelle strade del centro storico (Rúa do Franco e Rúa do Villar) dove si alternano i negozi di souvenir agli uffici del turismo e del pellegrino. Tatto mi ha spiegato che i pellegrini che decidono di intraprendere il famoso cammino ricevono un foglio da far timbrare lungo la via dai vari ostelli e luoghi di ristorazione, per ottenere, una volta arrivati a Santiago, un attestato presso l'ufficio del pellegrino. La pioggia (sempre più a secchiate) ci ha tenuto compagnia per tutta la mia permanenza (e anche dopo non si è fermata!), a esclusione di un paio d'ore sabato pomeriggio, che abbiamo sfruttato andando a rivedere la cattedrale e allungandoci fino al complesso formato dalla chiesa e convento di Santo Domingo de Bonaval, anche sede del Museo del Popolo Galiziano. La particolarità di questo complesso è la triplice scala a chiocciola che conduce ai vari piani.
Triplice scala a chiocciola del complesso di
Santo Domingo de Bonaval
Dopo una cioccolata calda con churros torniamo a casa per la festa di compleanno di una delle coinquiline di Tatto. La serata è stata molto divertente, ho parlato con molte ragazze spagnole e argentine, abbiamo mangiato/bevuto a casa e poi siamo andati a ballare al tarasca, un locale piccolo ma carino. Per un ultimo saluto siamo passati anche per l'ultramarinos, un'altro locale stracolmo di gente. Il giorno dopo è stato dedicato ai postumi ^.^ e all'organizzazione del mio ritorno a Porto (il mio aereo sarebbe partito da lì). Lunedì sono partita in auto (un'audi bellissima!!!) con una coppia portoghese.. mio fratello, infatti, ha scoperto un bel gruppo su facebook in cui si organizzano passaggi in auto tra Santiago e Porto tra studenti. Essenzialmente, chi ha la macchina scrive sul gruppo quando ha intenzione di partire da o per Porto e divide benziana e pedaggi con gli eventuali passeggeri. In questo modo mio fratello è riuscito ad andare a trovare Dolcina senza spendere sempre i 25€ di autobus, ma 12/15€, risparmiando anche tempo (in auto ci si impiegano due ore invece delle quattro necessarie all'autobus). La coppia con la quale ho diviso il viaggio non solo mi ha portata senza problemi in aereoporto (invece che in centro città), ma non hanno nemmeno voluto che li pagassi! La ragazza (mi pare si chiamasse Maria) infatti mi ha detto che, dato che ero una turista e non una studentessa, non volevano farmi pagare il passaggio!

In attesa del mio volo ho fatto un po' di shopping per Gatto, ora orgoglioso proprietario di tre bottiglie di porto ^.^

La cattedrale di Santiago de Compostela (con sole)
  

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