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venerdì 21 settembre 2012

Il ragazzo con gli occhi blu



Il primo libro di cui voglio parlare è Il ragazzo con gli occhi blu, l’ultimo che ho letto di Joanne Harris, una scrittrice che amo moltissimo. Il libro in questione mi è stato regalato quasi due anni fa, per il mio 23° compleanno, ma l'ho letto un po' di tempo dopo. Se si possiede la mia mancolista dei libri di Joanne Harris o Isabel Allende farmi un regalo diventa moooolto semplice! Leggo la quarta di copertina, come sempre quando ricevo o voglio comprare un nuovo libro: «C'era una volta una vedova con tre figli che si chiamavano Nero, Marrone e Blu. Nero era il maggiore, lunatico e aggressivo. Marrone era il figlio di mezzo, timido e ottuso. Ma Blu era il beniamino di sua madre. Ed era un assassino.»

Se dovessi scegliere un colore per descriverti, quale sarebbe? E se da bambino ti avessero associato un colore, quanto avrebbe influito sulla tua personalità?
La piatta personalità nella vita quotidiana di Blu contrasta con la sua identità virtuale. blueeyedboy è un cattivo ragazzo, fondatore di un blog sul quale pubblica fiction che manifestano insoddisfazione e pulsioni omicide. Ma chi è Blu? Quanto lo conosce Albertine? Qual'è il confine tra finzione e realtà? Cos'è successo a Emily?

Non c'è niente da fare, Joanne Harris non mi delude mai! Non voglio approfondire la trama, perché la storia è davvero appassionante e ve ne consiglio la lettura. Che decidiate di leggerlo in inglese o in italiano (e questo discorso in realtà vale per tutti i libri di Joanne Harris) farete un'ottima scelta: l'autrice ha uno stile davvero unico e le traduzioni di Laura Grandi sono molto fedeli (e se ve lo dico io, che quando leggo un libro faccio molta, ma molta attenzione alla traduzione..)

E devo dire che mi sono affezionata a questo libro ancor prima di leggerlo.. è stato un portafortuna, perché 5 giorni dopo averlo ricevuto in regalo, ho conosciuto il MIO ragazzo con gli occhi blu ♥

L'idea di associare una certa personalità a un colore piuttosto che a un altro è già interessante, ma il passo avanti compiuto qui da Joanne Harris lo è ancora di più. Se fosse la personalità a dipendere da un colore? Se mi avessero vestita solo di rosa fin dalla mia infanzia, come sarei ora? Romantica, frivola e confettosa*? E se fossi stata circondata solo dal blu? Sarei più malinconica?
La personalità di ognuno di noi si potrebbe definire una tavolozza di colori.. abbiamo tutti un po' di rosa, un po' di blu, un po' di verde e così via, in proporzioni diverse.. e se non esistessero proporzioni? Se fossimo privati di tutti i colori meno uno, l'esaltazione di quell'unico tono come ci renderebbe?

E voi, se poteste scegliere un solo colore per descrivervi, quale scegliereste e perché?



*confettosa: neologismo ispirato alla Danza della fata confetto di Tchaikovsky

8 commenti:

  1. Ma io non sooono un assassino... ^.^

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  2. Ora che ho più tempo e nessun esame da sostenere mi sono dedicata alla lettura tuo blog...e...MI PIACE!

    Un bacio
    Panda :D

    TVB

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  3. Io ho chiamato il mio blog Arcobalandia... Ci sara' un motivo? :-)

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  4. Adoro i libri della Harris, sempre letti in italiano ed effettivamente è vero, sono tradotti molto bene :)
    Questo però mi manca... e per quanto riguarda i colori... difficile... non credo ci sia arancione però, quello proprio non mi piace XD

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    Risposte
    1. Se hai modo leggilo, te lo consiglio davvero (ma io della Harris ho tutto e li consiglio tutti, quindi sono affidabile fino a un certo punto!)
      Io elimino dalla tavolozza il verde acido e il verde prato, non mi piacciono proprio! ;)

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