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venerdì 19 ottobre 2012

Concerto dei FUN. con Willy

Mercoledì sera è arrivato mio fratello Willy a Milano. Ieri l'ho accompagnato al concerto dei FUN. all'Alcatraz. Ci siamo messi in fila alle 16.00 con apertura porte prevista alle 19.30.. In fila con noi ragazzine e ragazzini tra i 14 e i 18 anni circa (in prevalenza femminile) qualche mamma dagli abiti e atteggiamenti paragonabili a quelli delle figlie, qualche altro genitore con raccomandazioni del tipo "ora vi lascio qui, ci vediamo alla fine del concerto lì fuori!" :) 
E poi c'ero io, che mentre eravamo in fila ricordavo l'attesa interminabile in mezzo alla gente a p.zza del Plebiscito a Napoli quando mio padre mi portava al Festivalbar. Avevo 12-13 anni ed ero lì principalmente per i Cranberries
Le porte dell'Alcatraz si sono aperte in anticipo e siamo corsi davanti al palco.. avevamo un po' di gente davanti, ma eravamo decisamente in ottima posizione: centrali e a 3metri dalla transenna. Verso le 20.00 è arrivato il gruppo di apertura, i Walk the moon. Se già dei FUN. conoscevo una sola canzone, immaginate cosa avessi ascoltato dei Walk the moon
Walk the Moon
Insomma.. entrano questi quattro pischelli (non tanto per l'età quanto per il vestiario), adocchio uno dei quattro pensando tra me e me "questo è sicuramente il bassista" dato il livello di ficaggine (peccato per il ciuffo di capelli davanti, che gli attacca addosso, da parte mia, l'etichetta di "bimbo") e il mio rinomato debole per i bassisti. Mi alzo un pochino sulle punte, giusto per avere la conferma che sul suo basso ventre c'era proprio un basso. Un'occhiata poi al chitarrista, che mi ricordava un po' il mio amico Winnie Pooh (chitarrista anche lui). Un bel gruppo davvero questi Walk the moon, sanno muoversi sul palco, il cantante non spicca sugli altri due (dico solo due perché il batterista purtroppo stava dietro e non si è visto un granché) e le canzoni non sono male.. insomma, dieci anni fa sarei probabilmente diventata una loro follower! 
Il bassista dei Walk the Moon
I FUN. arrivano in elegante ritardo.. giusto 10 minuti, il tempo di farmi fare conoscenza con un ragazzo di Chicago (che studia storia a Roma) che segue i FUN. dai tempi non sospetti in cui non erano ancora famosi. La reazione di questo ragazzo (che avrà avuto tra i 18 e i 20 anni) davanti al front man dei FUN. è stata quella che immagino avrebbe avuto il mio Poodle dieci anni fa se si fosse trovato a 3 metri da Ricky Martin. Chi vuole intendere intenda (gli altri tutti in camper.. ops, scusate, non potevo resistere!) By the way, appaiono i FUN. sul palco in un'ovazione degna dei Queen! Molto diversi rispetto al gruppo di apertura.. i FUN. sono tre, ma in realtà l'idea è quella degli 883: quello che spiccava era Max Pezzali, gli altri chi li ha mai visti?! 
FUN. (o meglio, il cantante dei FUN.)

Insomma, il cantante spicca decisamente sugli altri due, che facevano da sfondo con un batterista e una ragazza alle tastiere/chitarra. Ragazza che ricordava Curtney Love! Ma comunque.. il concerto è stato carino... il cantante dei FUN., che tra una canzone e l'altra chiacchierava un po' col pubblico inserendo un fucking ogni 3 parole ("we fucking love Italy..") è stato da me rinominato "il Brad Pitt dei poveri" visti i tratti del viso e l'attitude da "sono un belloccio, ma fingo di esserne inconsapevole".. il classico tipo da sorriso con linguetta da fuori, che si sposta il ciuffo di capelli dal viso, sente l'ovazione femminile e si scompiglia ulteriormente il capello per far impazzire l'ormone delle piccole adolescenti! Un tempo reagivo anche io così, davanti alla tv guardando Tom Cruise

Il cantante dei FUN. aka Il Brad Pitt dei poveri

Cooooomunque.. una cosa molto positiva su questo concerto è stata vedere mio fratello contento, a riprendere qualche video col cellulare e cantare canzoni.. 

Ahh.. e non vi ho raccontato come ho conosciuto il ragazzo di Chicago nella bolgia! Una ragazzina gli aveva chiesto cosa volesse dire la scritta sul suo braccialetto "what would Lisbeth do?" e lui tentava invano di spiegarle che riguardava la protagonista di un libro, The girl with the dragon tattoo. La ragazza si è voltata verso di me chiedendomi "scusa, tu capisci l'inglese?".. l'ho guardata con uno sguardo che significava inequivocabilmente "stai scherzando?" e mi sono rivolta a lui chiedendogli quale fosse il problema. Non mi veniva in mente il titolo italiano del libro, così ho iniziato a dire alla ragazza "Ma sì, è una trilogia (espressione vuota sul viso della ragazza, con tanto di suono di grilli cri-cri-cri).. scritta da Stieg Larsson (cri-cri-cri sul viso della ragazza e "you're right!" da parte del povero americano)... hanno fatto anche un film.. (cri-cri-cri).. ah ecco! Uomini che odiano le donne!" "Ahh, ho capito" mi risponde con poca convinzione la sedicenne.
Il braccialetto comunque era fichissimo! :)

What would Lisbeth do?

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