L’articolo tratto da The New Yorker di cui parlerò oggi è di
stamattina, scritto da Ian Parker, e ha come argomento il nuovo libro di J. K.
Rowling. Il libro è uscito nel Regno Unito il 27 settembre, in Italia è
previsto tra fine del 2012 e l'inizio del 2013. No, purtroppo non lo traduco
io! Lo scalpore nasce dal fatto che questo romanzo è il primo a essere slegato
dalla saga di Harry Potter, ed è il primo romanzo della Rowling destinato
esclusivamente ad un pubblico adulto. Traduco alcuni piccoli estratti, potete
trovare QUI l’articolo intero in lingua originale.
Illustration: Stanley Chow |
In Gran Bretagna, Ian Rankin generalmente pubblica un nuovo
romanzo nel mese di ottobre, e subito lo si trova in cima alla lista dei
best-seller. Ha detto che quest’anno il suo editore farà scalare la data a
novembre, temendo che il lancio a fine settembre di “The Casual Vacancy”
renderà, per settimane, tutte le altre pubblicazioni invisibili ai lettori e ai
media. Rankin non è altro che grato del tempo extra per scrivere
[…]
“Ho disegnato una mappa di Pagford,” mi ha detto Rowling
quando ci siamo incontrati a fine agosto. “È una delle prime cosec he ho
fatto.” Non stavamo parlando nella sua casa di Edimburgo, o in quella di
campagna - che si trova in una prateria, sovrastante un rapido fiume in una
valle a nord della città - o a casa sua, in un ricco quartiere della zona ovest
di Londra. Eravamo nel suo ufficio, che occupa un anonimo palazzo georgiano in
una splendida strada al centro di Edimburgo, non troppo distante da un café
che, per prendersi gioco della concorrenza, ha appeso un cartello che recita
“J.K. ROWLING NON HA MAI SCRITTO QUI.”
[…]
Abbiamo parlato al tavolo e – dopo una breve passeggiata
sotto la pioggia – nella sala di un albergo lì vicino. C’era una certa rigidità
nel dialogo, ma non si mostrava poco amichevole; ha riso di tanto in tanto ed
era visibilmente contenta di poter parlare del suo libro. Erano passati
quattordici anni, ha calcolato, da quando è stata intervistata l’ultima volta
da qualcuno che aveva appena letto il suo imminente romanzo.
[…]
Ho letto “The Casual Vacancy,” che conta 520 pagine, negli
uffici di New York della Little, Brown, dopo aver firmato un accordo di
riservatezza la cui prima stesura – poi rivista – mi proibiva di prendere
appunti.
[…]
“The Casual Vacancy” descrive il passaggio dall’infanzia
all’età adulta di alcuni giovani, in un ambiente diviso da fazioni in conflitto,
e il defunto membro del consiglio Barry Fairbrother - che muore nel primo
capitolo, ma rimane centro morale della storia – presenta le stesse virtù, nel
suo mondo, che Harry (Potter, ndS) aveva nel suo: tolleranza, costanza, volontà
di agire.
Le domande che mi sono posta dopo aver letto questo articolo
sono le seguenti..
In che misura un autore è legato a un genere? Leggereste un
libro per bambini scritto da - che so - Camilleri?
Il romanzo della Rowling
venderà milioni di copie perché è un buon romanzo, o perché i fan della saga di
Harry Potter lo compreranno senza neanche leggere la quarta di copertina?
E io? Sarò in grado di leggere “The casual Vacancy” senza
pensare alla saga?
Lo spero davvero tanto, perché mi incuriosisce sempre
moltissimo quando un autore famoso per qualcosa cambia genere.. Anche se…
potremmo dire che non è così. Mi spiego…
Quando è uscito il primo libro della saga di Harry Potter,
mio fratello Tatto aveva la stessa età del protagonista. Insomma, Tatto è
cresciuto insieme a Harry e in fondo, è come se in qualche modo la Rowling
avesse scritto tutti i libri per lui, e per i suoi coetanei. Tatto adesso ha 22
anni.. forse leggerebbe ancora un libro per ragazzi, ma gli riuscirebbe più
difficile immedesimarsi.. ecco allora che la Rowling gli scrive un libro per
adulti. Fila, no?
Allora grazie, J.K. Rowling, di scrivere i tuoi libri
pensando a mio fratello! ;)
*Ah.. ho saputo che in rete si trovano già indiscrezioni sulla trama.. io preferisco non saperne tanto, anche perché a giorni lo andrò a prendere in inglese... e, per quanto possibile, vorrei evitare spoiler anche a voi ;)
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